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Dracula e la Figura Mitologica dei Vampiri

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Oggi,Cari Amici di Mente Digitale, in collaborazione con il Doctor Frankenstein Horror Pub di Pavia ,sono lieto di presentarvi il primo articolo dedicato alle creature mostruose e mitologiche. Si inizia subito col botto, parlando del vero Signore del Male, Dracula.

N.B: Questo articolo NON parlerà della figura storica del Voidova Vlad III Tepes, bensì della figura mitologica che Bram Stoker creò ad arte su di lui..

Ma prima di parlare di lui, è doveroso fare un breve excursus sulle figure letterarie che lo precedettero e sull’origine dei non-morti.

Il Vampiro di Munch

IL VAMPIRO E LE SUE ORIGINI

La non-morte (termine alquanto recente per indicare questo fenomeno storico) ha sempre rappresentato uno dei peggiori incubi dell’umanità. Fin dai tempi dei popoli mesopotamici che abitarono le prime città della storia come Uruk, Ur, Lagash e Nippur, il terrore che i propri cari tornassero in vita dopo la morte era onnipresente. Secondo il professor Jean Marigny, furono gli Achemenidi i primi a ritrarre fisicamente la figura del vampiro come la conosciamo noi, lo studioso francese ci propone la visione di un popolo terrorizzato da queste creature, che venivano descritte in tal modo

Un orrore antico quanto l’Umanità
  • Gonfie di sangue, dalla carnagione scura, benchè la pelle fosse quasi trasparente
  • Bocche perennemente sporche di sangue
  • Artigli lunghi e ricurvi (spesso i denti appuntiti non vengono neppure accennati), barba e capelli che continuano a crescere nonostante il termine della vita naturale
  • Erano accompagnati da un tanfo di morte e putrefazione.
  • Una mente crudele e selvaggia, egoista e volta solo al proprio benessere

Come descriverò nella parte finale dell’articolo, la forma fisica,i poteri e il metodo per ucciderli cambia in maniera esponenziale per ogni singola “razza vampirica“.

Come nasce un vampiro? Ci sono molte teorie in merito:

  1. Secondo la tradizione slava e cinese, qualsiasi cadavere che veniva scavalcato da un animale, in particolar modo da un cane o un gatto, aveva la possibilità di diventare un non morto. Anche i cadaveri che non venivano trattati con acqua in ebollizione erano considerati a rischio. Nel folclore russo si diceva che i vampiri fossero un tempo streghe o persone che si erano ribellati contro la Chiesa quando erano ancora in vita.Secondo altre leggende slave, i suicidi,i depressi e coloro che non sono pronti alla morte, potevano divenire dei vampiri
  2. Secondo la mitologia greca, i morti che non avevano la possibilità di pagare il dazio a Caronte, il traghettatore dei morti, avevano la possibilità di divenire vampiri. A questo si uniscono anche le figure di Lamia e Empusa,le quali però hanno due storie completamente diverse.
  3. Secondo la mitologia africana si poteva essere predestinati a nascere vampiri, oppure lo si poteva divenire per mezzo di una magia/maleficio
  4. Secondo la mitologia nord americana, in maniera molto simile a quella araba dei Ghul ( mostruosità non-morte necrofaghe), si diveniva vampiri tramite una vita dissoluta e cibandosi di carne umana (Anche se la mitologia algochina si differisce dalla massa visto che credevano nella figura del Wendigo, un essere terrificante con grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato e labbra assenti o almeno non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti, in alcune versioni viene raffigurato con delle corna o con cranio di un cervide al posto della testa).
  5. Secondo la mitologia anglosassone, si poteva divenire vampiri dopo aver infranto volontariamente un giuramento.
Il Vampiro di Jones

L’etimologia della parola Vampiro ancora adesso è sconosciuta, tuttavia,è ragionevole pensare che possa derivare dal serbo/croato вампир/vampir (bevitori di sangue) e che sia successivamente passato al tedesco Vampir, al francese vampyre, all’inglese vampire (la cui prima apparizione del termine nell’Oxford English Dictionary risale al 1734) e all’italiano vampiro. Un’altra teoria, meno popolare, sostiene che il termine slavo derivi dal turco ubyr, che significa “strega“. In russo antico, il vampiro è detto inoltre Упирь (Upir’).

PRIMA DI DRACULA: CARMILLA E LORD RUTHVEN

Sebbene fu il maestro Stoker a far conoscere il vampiro a livello mondiale con il suo “Dracula“, altri scrittori europei prima di lui parlarono in maniera più o meno esplicita di queste mostruosità. Tra questi scrittori troviamo

  • The Vampire (1748) di Heinrich August Ossenfelder
  • Lenore (1773) di Burger
  • La sposa di Corinto (1797) di Goethe, il primo vampiro femmina della storia letteraria occidentale.
  • Il Giaurro (1813) di Lord Byron
  • Il Vampiro (1819) di John Polidori, medico personale di Byron. Creando il carismatico Lord Ruthven, Polidori ci presenta per la prima volta il prototipo di vampiro che conosciamo noi, non più una bestia sanguinaria e folle, ma bensì una creatura affascinante, intelligente e crudele.
Polidori e Lord Ruthven
  • La Carmilla (1871) di Le Fanu. Il vampiro femmina più famosa della storia letteraria occidentale. Una creatura saffica, estremamente sensuale e letale,il racconto scatenò l’ira della cultura benpensante del tempo.
Le Fanu e Carmilla
  • La fioritura di una strana orchidea (1894) di H.G. Wells. Racconto estremamente interessante a livello letterario e di fantasia. Wells unisce le caratteristiche dei vampiri ad una pianta carnivora.

Ma veniamo al vero Re del Male.

DRACULA

[notification type=”alert-info” close=”false”       ]« Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell’educazione universitaria mens sana in corpore sano. »[/notification]

Bram Stoker

Il giornalista/matematico Bram Stoker (1847-1912) passò un’infanzia estremamente difficile, essendo nato fragile e malato (cominciò a camminare dopo aver compiuto gli otto anni di vita). La sua guarigione venne considerata dai medici “qualcosa di miracoloso“, per questo il giovane scrittore si interessò ai temi del sonno senza fine e del ritorno in vita. A 29 anni fece amicizia con Henry Irving, il pittore James Abbott McNeill Whistler e Sir Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes.Grazie a queste amicizie, Stoker conobbe uomini di cultura da ogni angolo del mondo,uno di questi fu il professore ungherese Arminius Vambery che nel 1890, durante una cena, gli raccontò della storia del potente Voivoda (termine di origine slava che vuol dire “Governatore“) della Transilvania Vlad III, detto l’Impalatore. Considerato un eroe e un salvatore della patria in terra natia, in Ungheria viene ancora oggi visto come un macellaio efferato e sanguinario (questo probabilmente è dovuto al fatto che gli ungheresi abbiano sempre avuto brame di conquista sulla Transilvania, terra estremamente ricca e fertile), Stoker ne rimase così affascinato che per sette anni studiò in maniera approfondita la cultura slava, in particolar modo quella romena e quella ungherese e la figura di Vlad Tepes. Alla fine nel 1897 decise di pubblicare quello che divenne il suo più grande lavoro, Dracula.

Il personaggio di Dracula è una versione completamente stravolta del nobile Voivoda, anche nelle origini genealogiche ne fa un esponente di quel “Nordicumbarbarico, un vero e proprio”vagina gentium” dominato da popolazioni, Celtiche, Turche, UnneUgro-finniche,Iraniche,Germaniche e Slave, che tanto aveva impaurito nei secoli i popoli dell’Europa mediterranea. Secondo Stoker, Attila, il Flagello di Dio, era un’antenato di Dracula.

Vlad terzo, Voivoda della Transilvania

Dracula si presenta come il vampiro più potente mai creato dalla letteratura odierna, mescolando le capacità di numerose razze vampiriche di diversi continenti. Tra i suoi poteri più caratteristici possiamo trovare

  1. Dono della Metamorfosi (soprattutto Lupi e Pipistrelli, considerati dalla mitologia cristiana animali alleati di Satana)
  2. Eccezionali poteri mentali (Ipnosi, controllo e lettura della mente, creazione di illusioni)
  3. Rigenerazione
  4. Forza e agilità sovraumane
  5. Utilizzo della stregoneria (Stoker aggiunse questo perchè si fece influenzare dalla figura della Contessa Bathory, nobile ungherese che si diede al massacro indiscriminato di vergini del suo territorio per potersi bagnare nel loro sangue. Secondo l’accusa, oltre ad essere una vampira, era anche una potente strega)
  6. Infettare esseri umani con la maledizione del vampirismo tramite morso. Questa probabilmente fu una delle trovate più geniali di Stoker, visto che ben poche razze vampiriche prima di Dracula avevano questo potere.
  7. Un’intelligenza e una cultura eccezionali. Secoli di battaglie contro il bene e di intrighi lo hanno reso una figura machiavellica, sebbene il suo più acerrimo nemico, il professor Abraham Van Helsing lo consideri estremamente infantile, infatti egli deve come prima cosa contare su un aiuto esterno, prima di capire che può agire meglio da solo e ha bisogno di vivere una situazione di persona prima di poter imparare appieno. Nel libro infatti verrà aiutato da Renfield  un umano con numerosi problemi mentali.

Dracula, dopo Sherlock Holmes, è il personaggio di fantasia con il maggior numero di apparizioni in film, libri, videogiochi e cartoni animati. Attori del calibro di Bela Lugosi, Gary Oldman e Christopher Lee (il crudele Saruman del Signore degli Anelli) ampliarono a dismisura la fama del Re della Notte, rendendolo a tutti gli effetti (scusate il gioco di parole) un personaggio immortale.

Christopher Lee interpreta Dracula per la Hammer Productions

LE PIU’ STRANE RAZZE DI VAMPIRI

Il vampiro, insieme al drago, è probabilmente la creatura mitologica con la più ampia diffusione territoriale . La figura del morto vivente che torna in vita per poter far del male ai viventi è presente in quasi tutti i gruppi etnici/culturali/religiosi/sociali del mondo. Qui sotto elencherò brevemente i non morti che più hanno colto il mio interesse, dividendoli in specifiche aree geografiche.

Il terrore della non-morte

AFRICA

  • Asanbosam: spaventoso vampiro presente nel Ghana e nell’Africa Sub-sahariana, ha una forza mostruosa ed è estremamente aggressivo. A prima vista può sembrare un umano, ma i piedi ad uncino (infatti  vive sugli alberi, lanciandosi di ramo in ramo, non tocca mai terra, per lui sarebbe fatale) e due enormi canini duri come l’acciaio fanno comprendere la sua natura maligna. Si nutre succhiando il sangue dai pollici e dagli alluci delle persone, non soffre la luce del sole (la debolezza ad essa è un fattore europeo/cristiano), può essere ucciso con armi convenzionali o facendogli toccare la terraferma. Non si conosco i motivi per cui una persona possa divenire un Asanbosam dopo la morte.
Esemplare di Asanbosam

 

  • Obayifo: vampiro della cultura Dahomey (attuale Benin), agisce come un parassita, modificando e possedendo il corpo dello sventurato umano/animale, perennemente affamato, in caso di assenza di sangue può anche nutrirsi della terra coltivata, facendo marcire i raccolti. Durante la notte le sue ascelle e il suo ano emettono luce. Non soffre la luce del sole, può essere ucciso da uno sciamano o da un uomo di fede.Non si conosco i motivi per cui una persona possa divenire un Obayifo dopo la morte.
Esemplare di Obayifo

 

MEDIO ORIENTE

  • Ekimmu: probabilmente la razza di vampiro più antica esistente al mondo, visto che tormentava le notti del popolo Ittita. Si diventa Ekimmu quando non si ottiene una degna sepoltura o quando si muore di morte violenta o di malattia (questo vale soprattutto per le prostitute). L’Ekimmu possiede un immenso potere psichico, nutrendosi non solo di sangue, ma anche di emozioni. Non esiste alcun modo per ucciderlo.
Antica rappresentazione di un Ekimmu
  • Utukku: secondo la mitologia babilonese era una classe di spiriti che potevano essere sia benigni che maligni, secondo gli Accadi invece erano solamente devoti al male. Gli Accadi raccontano di come l’Utukku fosse uno spirito immateriale che facessero rivivere i morti, spesso fondendoli tra di loro, per poi uscire la notte e bere i sangue dei viventi. Non può essere ucciso, ma i religiosi accadi conoscevano canti che potevano imprigionarlo per sempre.
Esemplare di Utukku

OCEANIA

  • Yara-ma-yha-who: vampiro della mitologia aborigena, è alto sui 120 cm,ha l’aspetto di un nano dalla pelle rossa e coperto di pelo. Ha la testa molto grande e una larga bocca senza denti. Presenta orifizi alle estremità di mani e piedi, simili a quelli di un polipo, con cui assalta le sue vittime, dopo averle prosciugate, le ingoia tutte intere, il giorno dopo le vomita, ancora vive, ma più piccole e più rosse. L’umano ha la possibilità di scappare, perchè lo Yara-ma-yha-who è un ottimo saltatore, ma non è veloce. In caso non riuscisse in questo… verrebbe preso di nuovo dal vampiro, continuando con il ciclo di digestione-rigetto della vittima, fino a farla divenire uno Yara-ma-yha-who. Può essere ucciso con armi convenzionali.
Esemplare di YARA-MA-YHA-WHO

ASIA

  •  Hanh Saburo: particolarissimo vampiro indiano, che si presenta sotto forma di palla di luce, è in grado di controllare mentalmente i Lupi e i Pipistrelli. Succhia via il sangue dalle vittime col semplice tocco. Non si conosco i motivi per cui una persona possa divenire un Hahn Saburo dopo la morte, ne come poterlo uccidere.
Rappresentazione di un Hanh Saburo

BIBLIOGRAFIA

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Prof Carbone

Insegnante Genovese di materie umanistiche e di italiano per stranieri. Nerd incallito, amante della tecnologia, del nuoto e della letteratura. Libri pubblicati: Vedrai chi sono Memorie dal nulla

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