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La Sirenetta di colore. NERD parliamone un attimo

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Sono sensate tutte le polemiche che ha scaturito nel mondo NERD il colore della pelle della Sirenetta nel live action Disney? Facciamo un ragionamento.


NDR: Oggi mi sono imbattuto in un lungo post scritto da Riccardo Corbò che, da bravo vecchio nerdaccio quale sono, condivido al 100%.
Il ragionamento vi chiederà qualche minuto di lettura, ma trovo molto sensato seguirlo con attenzione perché la polemica di questi giorni (purtroppo) mi è particolarmente antipatica.

Buona lettura!

Fatine turchine di colore, Elfi di colore, personaggi della controcultura fumettistica albini di colore, sirenette di colore.

I fan si dividono in tre categorie: i razzisti tout court, i nerd filologici, e quelli che deridono le due categorie precedenti, spesso confondendole.

Andiamo con ordine: i razzisti sono razzisti, è evidente, lo evidenziano loro per primi, vanno osteggiati come tali, c’è poco da dire, anche se è fisiologico che si “triggerano” (se siete boomer cercatevi il significato, aggiornatevi un po’, fate uno sforzo di fingere di essere ancora vivi nel presente), ma questo lo vedremo tra poco.

I nerd filologici sono in parte, a mio parere piccola, alcuni anche razzisti, la maggior parte sono solo nerd filologici. Cosa fanno i nerd, ricordiamolo, perché mi pare che l’intera comunità che si pasce di chiamarsi nerd, in primis, ora deride e percula i nerd.

Senza contare i nerd ante litteram, come lo stesso Tolkien, il nerd moderno, dai fine anni 70 e poi anni 80 il vero boom, poi la moda dagli anni ’90, è un povero malato mentale quasi patologico, ma felicissimo di esserlo, che ha delle fissazioni appunto malate patologiche per tutta una serie di stronzate clamorose, che il resto del mondo ritiene delle vere coglionate di cui vergognarsi, ma non il nerd, che è felicissimo invece di immergercisi. Come fa la tuta di Mister Fantastic ad allungarsi con lui? Quale spiegazione scientifica c’è dietro? Anni e milioni di pagine per discuterne. Come fa l’uomo ragno a scalare le pareti? Anni e milioni, etc etc. Darth Vader sapeva di Luke e Leia figli e fratelli? Idem. Asgard Marvel come è collegata con la Terra? Idem con patate. Superman come fa a sollevare un palazzo senza che questo collassi per le più basiche leggi della fisica? Vedi sopra. Qual è la geografia del mondo di un videogioco? I nani di D&D quanto possono avere lunghe le asce, al massimo? Dylan Dog porta il ciuffo come, e fino a che numeri?

E così via e così via. Tutte domande senza senso reale, dalle risposte infinite, dal continuo cambiamento del dibattito, che fa parte proprio dello spirito nerd.
E passare giorni a domandarsi se una Sirenetta può sviluppare melanina in fondo al mare o se un elfo nero può essere un elfo di colore, è nerd, senza malizia.
I nerd non è che venivano menati, ostracizzati, esclusi, dalla sfera sociale prima americana e poi italiana, perché fa tanto ridere ed è comodo per i futuri film.

Venivano esclusi perché la loro occupazione principale era di pensare e parlare per ore, fino al più piccolo discettamento di cose che un essere umano medio considera delle stronzate perditempo clamorose, invece di pensare che ne so, alla ficaTM, al calcio, alla fregnaTM, alle macchine, al pallone, al lavoro, all’alcool, allo sport e direi alla ficaTM e alla fregnaTM, ancora.

L’universo Marvel, l’Universo DC, il mondo del Fantasy tutto, il mondo degli anime e dei manga, il mondo dei videogiochi è nato e cresciuto grazie al fandom nerd, e soprattutto ai nerd che erano talmente nerd, da non potere fare a meno di invadere il lavoro vero e trasformare la loro passione nerd in narrazione ufficiale (vedi la continuity Marvel dagli anni ’70 in poi). Oltre a milioni di pagine di fumetti, questo nerdismo ha generato centinaia di atlanti, di enciclopedie, di vocabolari, di grammatiche, su mondi, creature, lingue, totalmente inesistenti, di fantasia, neanche apparse nelle opere stesse.

La fantasia più assurda deve sempre fare un patto col lettore, di reciproco rispetto.

Ora, fatto questo lungo preambolo, e mi permetto di dirlo visto che siete amici, leggere post di gente come Alessandro Di Nocera o Giovanni P. Timpano che dicono “Cioè, voi siete malati se pensate che sia giusto parlare del colore plausibile della pelle di una sirena, che è un personaggio immaginario e quindi può essere quello che vogliamo punto”… ecco, siete voi delle merde, siete i bulli della scuola che perculano i nerd, siete i grandi che dicono al nerd “Coglione, cresci, non ti sei accorto che è tutto finto? Occupati di cose reali, cazzo!!!”

State, per amore di battuta, semplificazione di attacco verso il razzista, pigrizia e non so che, rinnegando tutto quello che finora avete difeso e fa parte della vostra stessa essenza.
Il nerd che discute della plausibilità del colore di un elfo, una fata, di una sirenetta, lo fa come qualunque nerd che dagli anni ’80 passa ore in fumetteria e discutere se è più forte Hulk o la Cosa. Ci siamo passati tutti, se ora ce ne siamo liberati noi, non è un buon motivo per perculare così gli altri, ma soprattutto è senza senso.

Per altro state dicendo anche una stronzata proprio a livello narrativo di qualunque base narrativa elementari.

L’Uomo Ragno si arrampica sui muri ed è fisicamente impossibile possa farlo. La Cosa è di pietra, dovrebbe morire dopo pochi minuti. Però il fatto che questo vada bene ai lettori, non è che può far sì che gli scrittori ad un certo punto facciano sparare le ragnatele dal culo, all’uomo ragno, tanto è tutto inventato assurdo, o la Cosa farlo volare a testa in giù senza spiegazione, tanto è tutto falso. Se uno scrittore lo fa i lettori si incazzano. La fantasia più assurda deve sempre fare un patto col lettore, di reciproco rispetto.

E giusto come annotazione, è quello che ha fatto la sinistra per anni in Italia, avversando il Fantasy prima e e poi attaccando a testa bassa gli anime e i manga, anche con interrogazioni parlamentari proprio perché materiale di bassa livello, troppo distraente, troppo idiota per essere una cosa da approfondire e mi pare che tutto il settore riteneva questo un grande errore. Fin quando non lo stiamo rifacendo noi.

Arrivo ora ai nerd, che si triggerano per questi cambiamenti. Fermo restando che fatta la mia premessa, non sarò certo io a dirvi di non discuterne fino alla morte, vi vorrei specificare che questi cambiamenti NON sono scelte autoriali a puri fini narrativi. NON servono a migliorare la vicenda. NON sono ragionamenti sulla possibile scienza fantasy, o sui possibile o plausibili alberi genealogici ottenuti rileggendo le lettere d’amore che Tolkien mandava ad Andersen, dichiarandosi geloso della sua storia con Lafontaine e scoperte solo in anni recenti.
Sono precise e chiare (e GIUSTISSIME) scelte POLITICHE.

Si inserisce un personaggio di colore forzandolo in una narrazione dove era bianco, pallido, albino, turchino, per una precisa (e GIUSTISSIMA) scelta POLITICA.
Il discorso si dipana qui in due rami, partiamo dal primo.

Mi rivolgo a voi cari amici Nerd.

C’è un grosso problema dell’attuale ricca consumistica e benestante società occidentale. Sulla spinta lunga dell’illuminismo e della lotta socialista e comunista, e prima ancora non ci crederete, ma pure protestante, l’attuale società si è distaccata (per fortuna a mio parere, ma appunto solo parere personale) dalla religione in generale e dalla religione cattolica in particolare. Pensavamo e pensiamo di poter fare a meno di Dei da adorare, di santi da pregare, di madonne a cui affidarci, di riti, simboli, che ci uniscono in comunione sociale. Li abbiamo eliminati, il 96% delle persone che conosco non è praticamente, non è credente, non gliene frega proprio nulla della chiesa e di tutto quanto sopra. Almeno consciamente. Inconsciamente evidentemente l’essenza imperfetta umana, ne ha un bisogno primordiale, per non impazzire nel vuoto cosmico nel quale nasciamo senza motivo e moriamo senza motivo dopo aver sofferto abbastanza.

E questo vuoto proviamo a nutrirlo con nuovi subdoli ed imprevedibili dei: Non puoi toccarmi Lola Bunny, è la mia Madonna!!! Non puoi farmi Namor mesoamericano, è il mio Gesù!! Le sacre scritture, la bibbia del vero credente Marvel dice che è un forzuto dal fisico statuario, non un cicciottello messicano. Non puoi farmi l’elfo nero, stai bestemmiando il mio credo! La fatina è la mia signore di Lourdes, non puoi cambiarla, mi stai distruggendo l’anima. E io lo so perché ho buttato tutte quelle ridicole statue di santi, santini e padri pii che avevano i miei nonni, e ora ho la casa piena di statue di Batman, Iron Man, One Piece, della Sirenetta, e so benissimo come sono fatti e come devono essere fatti, lo so perché più volte al giorno rivolgo loro la mia preghiera laica.

Ecco, lo capite dove sta il problema? Siete (siamo) cresciuti allevati da personaggi commerciali, finti, ridicoli, creati a soli scopi commerciali secondo regole di marketing del momento per far spendere soldi a milioni di persone nel mondo, e li abbiamo resi i nostri dei da proteggere con la vita, i nostri profeti, i nostri fari etici, più zeloti degli zeloti.

Vale anche per la politica eh. Orfani di punti di vista politici netti, chiari, precisi, delle Ideologie, ci siamo buttati sulla fantasia, su V for Vendetta ci hanno fondato un partito di governo in Italia, il Joker, La Casa di Carta, Squid Games sono veri simboli rivoluzionari di manifestanti di tutto il mondo.

Cito Zerocalcare (poraccio, sempre in mezzo) da Wired del 2015: “Ecco perché per me Han Solo è più importante di Obama”.

“Tu hai mai visto Obama di persona? L’hai mai toccato?”, ride Zerocalcare. “Hai visto più immagini di Han Solo o di Obama? Chi ha influito di più sui tuoi valori? Nell’economia della mia esistenza Han Solo è stato molto più determinante di tanti personaggi veri per me, quindi è reale”.

E’ un problema nostro, che soffriamo così, forse sarebbe ora di iniziare a ragionarci, non dico per cambiare, ma almeno per essere consapevoli.

Secondo ramo: questi dei che noi adoriamo, che consideriamo sacri, sono figli artificiali blasfemi, pigri, POLITICI a loro volta, di versioni precedenti, spesso blasfeme e POLITICHE anche esse.
Walt Disney nei suoi film che ora difendete, conscio o inconscio, ha una precisa agenda POLITICA. Prende la grande narrazione favolistica europea, e la trasforma POLITICAMENTE, la stupra, la violenta, per renderla un prodotto che rispetti la grande narrazione americana, ovviamene POLITICA anche essa. Nani deformi e laidi diventano simpatici giuggioloni cicciottelli da vendere facilmente e che sono i solerti e simpatici lavoratori senza sosta americani. Bambine europee ottocentesche diventano nelle fattezze dive di Hollywood.

Il ‘900 ha spettacolarizzato l’immaginario grafico del Romanticismo dell’800 che a sua volta aveva uno scopo dichiarato, studiato, acclarato POLITICO. Prendeva le grandi favole, leggende, narrazioni del passato e le ripuliva e modernizzava per venderle al popolo dell’epoca, con lo scopo POLITICO di creare spiriti nazionalistici nel momento in cui la Storia ha deciso che dovevano sparire i regni, e nascere nuove nazioni con nuovi popoli, che per secoli o millenni non erano più esistiti, e far finta che invece c’erano sempre stati. L’epopea totalmente inventata che violenta la realtà storica, dei vichinghi con le corna (false), l’epopea inventata dei clan scozzesi coi kilt (inventati), i cavalieri di re Artù totalmente re-inventati ed impossibilmente belli, ripuliti, lucenti, senza una goccia di sporco o di sudore, le dame del lago che sono rifatte come moderne donne del Liberty.

l’Imagerie d’Epinal in Francia che dal ‘700 prende le antiche leggende e fiabe orali e 200 anni prima di Disney fa la stessa operazione e le rende grafiche e innocue e adatte ai suoi contemporanei.

Vi state incazzando sulla fata turchina, sulla Sirenetta, di Disney, che porco cazzo, hanno a loro volta sputato in faccia a quelle precedenti, ma per voi sono intoccabili per il motivo religioso di cui sopra.

O sul Tolkien, che sì, avete ragione un elfo di colore non si sa da dove esce, ma nonostante sia una opera “ufficiale”, di ufficiale non c’è un cazzo, Tolkien è morto, questo è un prodotto fatto da uno dei più grandi colossi del capitalismo e direi che ci sta pure.

Ultimo punto, che poi è lo scopo del post, pensate che capacità ho di NON arrivare al punto.

Chiarito che da SEMPRE, i personaggi di fantasia, TUTTI, hanno anche scopi POLITICI, SEMPRE, in questo caso direi che lo scopo è più che nobile oltre che comprensibile.
Sono prodotti statunitensi, nati negli Stati Uniti, concepiti con spirito statunitense, consapevoli della necessità di vendere nel mondo, ma con un’idea prettamente colonialista, cioè voi vi adattate all’America, come sempre.

Come avete fatto per tutti i film Disney, per tutti i film, telefilm, cartoni, che vi siete ciucciati e che vi hanno forgiato, puri prodotti commerciali dello spirito capitalista americano che hanno funzionato così bene che ora pensate che in realtà siano una vera parte pura di voi stessi e della vostra sfera personale.

Gli Stati Uniti hanno un problema enorme, immenso, infinito, forse insanabile, col razzismo. Secoli di schiavismo che noi non abbiamo avuto alle nostre latitudini, che hanno fondato la nazione. Sterminio di intere popolazioni, olocausti di nativi, sui quali hanno prosperato. E appunto una narrazione dell’intrattenimento che volente o nolente l’ha cementificato come credo fino all’altro ieri. Eroi dei fumetti, dei cartoni, dei film, dei telefilm, spalle, passanti sullo sfondo, TUTTI BIANCHI, per un secolo.

C’è una famosa gag sugli eroi Marvel, su cui ha scherzato l’editore stesso in una dei suo magazine negli anni ’90. Steve Rogers, Hank Pym, , Johnny Storm, Clint Barton, la Torcia Umana originale, Scott Lang, Quasar, nella loro grafica originale, in un disegno medio, sono indistinguibili. Sono tutti bianchi, biondi, col ciuffo col mascellone. Il perfetto americano senza macchia, per decenni, inculcato, era quello (e non è un caso che gli eroi/antieroi con maggiori debolezze e difetti, Peter Parker, Matt Murdock, Tony Stark, Bruce Banner, siano invece mori/castani). Tutti solo bianchi ovunque e comunque.

Gira un post manifesto, da un po’ di tempo, in cui si dice che se ami i fumetti e sei razzista non ci hai capito nulla, sono tutti eroi liberali che hanno promosso libertà, inclusività, e bontà. Sì, ma per bianchi.
Per bianchi reazionari, in cui ti viene insegnato che se ritieni tu da solo di essere nel giusto, puoi mascherarti, prendere a cazzotti uno, stordirlo, farti giustizia da solo e gettarlo in carcere direttamente in una ragnatela, senza farlo neanche giudicare da un giudice. I fumetti americani hanno due anime e una è profondamente reazionaria e ha nutrito i razzisti e ora tocca rendersene conto e non fare le anime pie pure.

Ora non è solo un problema etico, è proprio un problema commerciale. Noi siamo lontani dall’America, suggiamo dal loro intrattenimento ma mi pare che pochi conoscano la vera America. Se negli anni ’60 e ’70 i fumetti e i film con tutti bianchi erano anche il triste spettro di una società segregazionista, e quindi gli acquirenti erano tutti bianchi, ora l’America è, grazie a Dio, assolutamente multietnica e meltingpottista ad ogni livello. Matrimoni misti, culture miste, finalmente anche i non W.A.S.P. hanno raggiunto spazi fisici, lavorativi, professionali, politici. Il mondo americano è multi etnico, quello reale. E lo spettatore multietnico e l’acquirente multietnico si è giustamente rotto il cazzo di avere solo personaggi bianchi da guardare, da comprare, a cui ispirarsi. E figuratevi se chi vuole loro vendere i prodotti, ha interesse a scontentarli per la filologia di Collodi (che Disney stuprò col primo Pinocchio, in culo a questo italiano stronzo, si attaccasse al cazzo, gli americani vogliono pinocchio tirolese con le guanciotte!!!) o per quella di quell’altro morto di Tolkien.

Però, però, però, guardate che c’è una causa GIUSTISSIMA anche dietro a tutto questo. POLITICA appunto.

Il razzismo per tutte le ragioni di cui sopra, è ancora fortissimo, saldissimo, fuso con un certo spirito americano, anche liberale. Ed è anche colpa del mondo dello spettacolo americano che lo ha sempre blandito, accompagnato, mai veramente contrastato.

Non è che possiamo andare coi guanti di velluto, e con calma, per favore, scusate non vogliamo disturbare, pian piano cercare di abbatterlo senza disturbare nessuno. La rivoluzione non è un pranzo di gale e non è neanche una Sirenetta bianca. La rivoluzione è una lotta forte, dura, forzata, tanto forte quanto è il nemico che deve abbattare. Sicuramente a sua volta fa delle vittime innocenti, non è una lotta pura, perfetta, utopica. Il razzismo americano va estirpato, per giusta volontà di una parte artistica del popolo americano, come è sempre stato. Gli artisti che creano opere che ispirano il popolo a scelte POLITICHE.

In questo caso sono i personaggi di colore (di colore, perché il problema americano è con i retaggi della schiavitù, non ci sono tanti cinesi, lapponi, aborigeni, eroi, mi pare un dato palese) che fanno impazzire i giusti nerd, ma ecco, è per una buona causa. Una giusta lotta al razzismo, vale il dolore di un nerd.

I razzisti che impazziscono, che sbraitano, che urlano, che boicottano, che escono fuori di testa, che fanno post, video, si spalleggiano, è l’evidenza che li si sta colpendo nel vivo, si sentono attaccati e allontanati dalla società e reagiscono scomposti.

Amici nerd, soffrite, lo so, ma abbracciate la causa, non mettetevi in comune coi razzisti, ne usciamo tutti migliori.

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William J

Ho aperto Mente Digitale nel 2006 e mi rappresenta in ogni sua trasformazione. Dirigo una web agency milanese, colleziono fumetti, seguo anime dai tempi dei vecchi robottoni e divoro serie tv in lingua originale. Su Lega Nerd sono autore di livello 36, con più di 300 articoli pubblicati. La frase che preferisco è: "La cultura è il nostro passaporto per il futuro. Il domani appartiene alle persone che si preparano oggi" - Malcom X

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