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Michelangelo Project (Serie 1) è un progetto ibrido di fotografia e pittura digitale in cui l’autore, il fotografo Giuseppe Suma (alias AinteXt), integra i robottoni anni ’70-’80 in grandi classici dell’arte; ad oggi la collezione conta 8 quadri.
L’autore è riprende le celebri pose iconiche di opere dei grandi artisti del passato, sfruttando l’estrema posabilità dei recenti model kit a tema robot, richiamando i mecha di anime e manga giapponesi.
Il percorso che porta all’immagine finale parte appunto dalla costruzione di un modellino in plastica, successivamente verniciato a mano, che poi viene messo in posa per lo shooting. La foto del modello viene integrata in uno sfondo, spesso di fantasia (alcune pose sono di sculture), interamente ricostruito su molteplici livelli. Infine serve una lunga sessione di fotoritocco per rendere l’effetto pittorico realistico e dare un’aspetto classico al dipinto finale.
L’autore è attualmente al lavoro sulla serie 2 in cui ci saranno importanti robot assenti nella prima serie (Goldrake, Daitarn, etc…).
Ho chiesto all’autore come sia nata l’idea e come l’abbia sviluppata, ecco la sua risposta:
L’idea è nata durante il periodo di lockdown causato dal coronavirus: tanto tempo “libero” da passare a casa coi figli, diversi model kit presi per sviluppare capacità motorie e concentrazione e infine la folgorazione data dalla posabilità di questi robot.
E’ stato un processo relativamente naturale, quando riesci a mettere in posa un robot come un essere umano il passaggio alla riproducibilità della posa classica è istantaneo. Così ci si ritrova a muovere gli arti, la testa, il torace del modellino per ripercorrere gli stilemi, i calcoli, le geometrie che hanno portato al successo i grandi artisti del passato.
Galleria fotografica
Credits e link dell’autore
Giuseppe Suma
www.instagram.com/aintext_art
www.facebook.com/AinteXt.Project
www.aintext.com