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Alcuni esperimenti sugli animali sono più crudeli di altri.
Al di là delle battute e degli interrogativi etici che inevitabilmente emergono, la ricerca ha davvero dell’eccezionale.
“Riteniamo che questo approccio alla clonazione di scimmie modificate geneticamente possa essere utilizzato per generare una varietà di modelli di primati utili per studiare malattie a base genetica, tra cui molte malattie del cervello, i disordini immunitari e metabolici e il cancro“, sostengono gli autori. “Questo approccio aiuterà a ridurre il numero di macachiattualmente utilizzati nella ricerca biomedica in tutto il mondo: senza l’interferenza del background genetico, infatti, basterà un numero molto inferiore di scimmie clonate che mostrano fenotipi malattia da utilizzare per i test pre-clinici sull’efficacia delle terapie”.
Fonte: Wired
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